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Tartufo

Il tartufo è un fungo a sviluppo sotterraneo a forma di tubero, costituito da una massa carnosa, detta "gleba" e rivestita da una sorta di corteccia chiamata "peridio". Ne esistono diverse specie: il "Magnatum pico", nome volgare del tartufo bianco, il"Melanosporum Vit" nome volgare di quello nero, l'"Albidum" nome volgare per il bianchetto, l'"Aestivum" nome volgare dello scorzone, il "Brumale" nome volgare della varietà invernale. Il tartufo è costituito in alta percentuale da acqua e da sali minerali, assorbiti dal terreno tramite le radici dell'albero con cui vive in simbiosi. Infatti il tartufo nasce e si sviluppa vicino alle radici di alberi, principalmente quelle del pioppo, del tiglio, della quercia e del salice, diventando un vero e proprio elemento parassita. Le caratteristiche di colorazione, sapore e profumo dei tartufi saranno determinate dal tipo di alberi presso i quali essi si svilupperanno. Ad esempio, i tartufi che crescono nei pressi della quercia avranno un profumo decisamente più forte, mentre quelli vicino ai tigli saranno più chiari ed aromatici. La forma invece dipenderà dal tipo di terreno: se soffice il tartufo si presenterà più liscio, se compatto diventerà di forma nodosa e bitorzoluta, dovuta alla difficoltà di farsi spazio. La fama del tartufo risale ai tempi dei greci e dei romani, che lo apprezzavano per l'aroma per le sue presunte proprieta' terapeutiche e considerato un alimento prelibato e ricercato nelle mense dei ricchi. Ancor oggi il tartufo e' utilizzato nella preparazione di piatti prelibati che ne esaltano l'aroma e il sapore. Particolarmente pregiato è il tartufo nero di Norcia, vero e proprio re della gastronomia umbra, lavorato e trasformato per dar vita a salse, patè, formaggi, oli e tanti altri tipi di gustosi impieghi.

 

 
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