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Storie di Castelli

Petrignano
Petrignano prese parte costantemente alle lotte tra Assisi e Perugia. La sua edificazione si può far risalire all' XI secolo. Il castello sorge sulle rive del fiume Chiascio; Petrignano diede i natali ad un importante personaggio del risorgimento italiano, il Generale Luigi Masci.

Torchiagina
La torre di Torchiagina sorge nelle vicinanze di Petrignano, nella pianura di Assisi sulla riva del Chiascio. Il suo nome deriva da "Clasina", il nome latino del fiume Chiascio. Per la sua posizione strategica come terra di confine, prima tra il ducato di Spoleto, poi come avamposto di Assisi verso Perugia, fu sempre al centro di violenti scontri armati. Tra il XIV e il XVI secolo si svolsero numerose battaglie. Durante uno degli ultimi scontri, nel 1540, si consumò anche una vicenda d'amore, conclusa in tragedia. Il conte Braccio II di Grifonetto Baglioni aveva relegato nel castello la propria moglie Ventura, affidandone la custodia al genero Annibale Baldeschi che aveva sposato una sua figliola bastarda. Quando però si accorse che i due erano divenuti amanti li fece trucidare. Non contento di questo il conte decapitò anche il fratello di Annibale, Cesare Baldeschi ed espose la sua testa mozzata nella pubblica piazza di Perugia. Nel 1571 la località fu elevata a contea e concessa alla famiglia dei Bindangoli, originari di Bergamo, i quali vi issarono il proprio stemma. Nel 1579 Torchiagina ospitò il cardinale Carlo Borromeo rettore del ducato di Spoleto, giunto con il preciso scopo di porre fine ad alcuni dissidi tra le varie frazioni di Assisi. Successivamente il castello passò alla famiglia Fiumi di Roncalli di Assisi, sino alla metà del XVIII secolo.

Tordandrea
Il castello è situato nel bel mezzo della campagna assisana. La prima documentazione medievale giunta sino ad oggi testimonia la presenza nel luogo, di tracce di civiltà longobarda. Si suppone che la torre, intorno alla quale sorse successivamente il castello di Tordandrea sarebbe stata edificata nel 1297. Il suo nome deriva dal proprietario della torre stessa, Andrea degli Abbati, con ogni probabilità figlio di un monaco, tale Paolo dell'abbazia di San Benedetto al Monte Subasio. Il fatto più importante del quattrocento nella storia di Tordandrea è il suo incastellamento, realizzato a scopo difensivo nel 1431. Fu creata all'uopo, una cinta muraria, ricavata unificando i muri esterni delle case per collegarli tra loro, sino a creare un solo corpo, il cosi' detto "corpo castellano", al cui interno si sarebbe potuto accedere solo attraverso l'unico portale, tutt'ora esistente e munito di ponte levatoio sul fossato circostante. Il castello rimase sotto il potere dei Baglioni fino al 1600, con gli ultimi signori Braccio e Carlo, nipoti di Galeotto i quali proprio nello stesso anno venderanno il marchesato a Giulio De' Conti Montauto.

Tordibetto
Posto lungo la strada Assisi - Petrignano - Perugia, il castello fu eretto da Betto di Menico nel 1408, sulla base di un preesistente nucleo difensivo, costruito a difesa di alcuni edifici destinati alla lavorazione e al ricovero delle granaglie. Nel 1600 ospitò vari artisti perugini, come B. Bandiera e F. Appaiani, operanti nel territorio per varie committenza di stampo minore. La chiesa di S. Bernardino, appena fuori le mura risale al 1488 quando Menico Renuzio lasciò tre fiorini per farvi dipingere l'immagine di un Crocifisso. Intorno al castello di estendevano i possedimenti delle confraternite del Rosario e di San Bernardino.

Castelnuovo
Situato in pianura, nel 1179 assunse il nuovo nome di "Castro Nuovo". Come tutti i castelli del circondario, anche Castelnuovo apportò delle modifiche radicali per la fortificazione delle mura di cinta. All'interno del castello, si trova la chiesetta di S. Lucia di notevole interesse artistico.

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